Cache Weekend! Alessandria
Non sapete cosa fare il fine settimana?
Vi diamo alcune idee per visitare luoghi noti e meno noti del nostro bel Piemonte, ovviamente alla ricerca di cache.
Questo weekend vi portiamo ad Alessandria!
Il terzo capoluogo di provincia Piemontese per popolazione purtroppo non è ricchissimo di cache, ma le cinque che vi proporremo vi porteranno ugualmente a conoscere questo piccolo gioiellino di provincia.
Partiamo dalla cache alla Cittadella – GC9HV5C, uno dei più grandiosi monumenti europei nell’ambito della fortificazione permanente del XVIII secolo.
Nel 1707 la Città di Alessandria fu annessa ufficialmente ai territori dello stato sabaudo e, da subito, fu chiara l’esigenza di incrementarne la sicurezza con la costruzione di una cittadella fortificata, il cui progetto fu affidato all’ingegnere militare, Ignazio Bertola.
E’ una delle tre fortificazioni piemontesi sopravvissute alle distruzioni volute da Napoleone, insieme al Forte di Fenestrelle e alla Cittadella di Torino; attualmente è proprietà comunale e viene utilizzata per eventi e fiere.
Dalla Cittadella si ha una bella vista sul Ponte Meier – GC9W3XJ, dove si trova una multi di Faberwest.
Il ponte, importantissimo per il traffico cittadino, esisteva già dal XI secolo ma è diventato tristemente famoso in tempi moderni a causa della disastrosa alluvione del Tanaro del 1994, che causò morti e ingenti danni ad Alessandria; fu deciso pertanto di affidare la costruzione di un ponte più moderno all’architetto Meier che progettò l’attuale costruzione.
Spostandosi verso il bel centro cittadino, mentre passeggiate per le strade dello shopping, potete trovare due cache: Palazzo Ghilini – GC9W3WR, che attualmente ospita la sede della Provincia, ed il Museo Etnografico “C’era una volta” – Gambarina – GC9W3X3, nei cui locali vengono riproposti i principali momenti della vita pubblica e privata nella società contadina a cavallo fra Ottocento e Novecento.
Per finire, un poco discosta dalla città, si trova Il Platano di Napoleone – GC6NH2B, l’albero bicentenario che si dice sia stato piantato da Napoleone stesso per onorare i 2000 soldati caduti nella battaglia di Marengo.
Mentre cercate queste cache… ricordatevi di controllare sempre la mappa ovunque decidiate di andare, chissà non vi appaia una nuova cache all’improvviso!
Se avete scoperto qualcosa di nuovo grazie a noi, condividete le vostre foto di caccia qui, su Facebook e Instagram taggandoci e con l’hashtag #geocachingpiemonte!