Riceviamo e pubblichiamo volentieri questo articolo di rikivans sull’event tenutosi il 1 Aprile scorso!
Sabato 1 aprile un nutrito gruppo di geocacher si è ritrovato presso l’ agriturismo la Fiorida di mantello nel cuore della Valtellina.
A mezzogiorno tutti quanto erano puntuali ad aspettare L’ owner che è arrivato giusto in punto per salutare tutti e consegnare un sorpresa personalizzata …. Spilla trackable dell event 😁 ma anche la geofigurina dell’ event
Dopo una breve chiacchierata sotto un sole primaverile ☀️☀️Si apre il pranzo un una mega mangiata di prodotti a km0: salumi,formaggi, pizzoccheri ,carne e dolce.😋😋
Tutti in compagnia a chiacchierare del più e del meno…. Ma sul più bello L’ owner annuncia la pubblicazione di 1 cache mA ovviamente scherza 🤪 e annuncia la pubblicazione di 20 cache !!!!.
Dopo la mangiata e la pubblicazione delle cache si va a fare un giro presso la stalla dell agriturismo dove da adulti si ritorna subito bambini 👶 curiosando di qua e di là 👀.
Più tardi dopo la visita si va alla cache dedicata all event che piace a tutti 💚💚 e poi iniziano i saluti 🫂 per poi dividersi in vari gruppi.
L’ owner guida un mega gruppo alla ricerca delle cache camuffo e divertenti alla fine.
Concludo dicendo che mi sono divertito tantissimo e grazie a tutti ancora per aver partecipato spero che ci sarà un altra occasione 💚
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“I luoghi abbandonati hanno sempre un certo fascino. Si vede come la natura si prende gli spazi occupati dall’uomo, ne cambia l’aspetto rendendoli selvaggi, esalta la brutalità. Se il luogo era già originariamente un luogo di sofferenza l’effetto è devastante.
È difficile raccontare a parole le sensazioni profonde che si provano visitando l’Ospedale Psichiatrico di Vercelli. Alcune cose che accadevano si possono intuire, altre si possono immaginare. Molto resta nascosto nei muri scrostati e sotto la polvere.
Di ciò che si vede quello che stupisce maggiormente è la quantità di libri e documenti che ancora sono “conservati” in questi edifici. Si capisce che l’ultima funzione di molte stanze prima dell’abbandono è stata di archivio. Ma altri dettagli (lavandini e muri piastrellati) portano a pensare che in origine fossero camere per pazienti.
Il listing del multi-cache riporta molte informazioni sulla storia di questo luogo. In breve, si tratta di un complesso di edifici situato alla periferia di Vercelli. Fu costruito nel 1875 e funzionò come ospedale psichiatrico fino al 1978, quando fu chiuso a causa della riforma sanitaria (legge Basaglia). È costituito da una ventina di immobili, alcuni ancora in uso, separati da aree verdi. I giardini in gran parte sono oramai allo stato selvaggio, ma si vedono tracce di qualche manutenzione, anche recente.
Purtroppo molti elementi decorativi originali, così come porte e finestre, sono stati rimossi o danneggiati e la vegetazione sta piano piano invadendo alcuni spazi esposti all’ambiente esterno, aumentando però in alcuni casi la drammaticità del luogo.
Ci sono anche pochi graffiti (alcuni sparsi nei diversi edifici sono di notevole qualità), perciò la maggior parte degli ambienti ha mantenuto, per quanto possibile, i colori originali, quasi sempre basati sulle tinte tenui del bianco sporco, verde acqua, rosa chiaro e blu pallido, tipici di questi luoghi e dell’epoca.
Ma facciamo un passo indietro e torniamo al geocaching. Oggi è il giorno del Trippevent (GCA1NW0) e guardando la mappa per vedere quali cache posso cercare prima di raggiungere l’event, mi accorgo che con una deviazione di qualche chilometro potrei passare da Vercelli, e quindi dall’ex-ospedale psichiatrico con questo cache appena pubblicato. Dato che è bene non andare in luoghi abbandonati da soli, provo a lanciare l’idea sulla chat piemontese. Si forma così un gruppetto di geocacher interessati: Faberwest, pernice89, Rhialle, oltre a me.
Ci diamo appuntamento per le 8:30 e puntualmente poco dopo le 8:40 siamo dentro. Cominciamo l’esplorazione cercando gli indizi della multi-cache fotografica nei quattro padiglioni indicati, lasciandoci guidare dall’istinto e dalla curiosità. Questa modalità di ricerca degli step è indubbiamente la migliore in questi luoghi ed è anche molto divertente.
Quando abbiamo raccolto tutte e cinque le parole, il check ci fornisce la posizione finale del contenitore con una eloquente foto spoiler. Quell’ambiente aveva attirato già la nostra attenzione durante l’esplorazione e, per esperienza, avevamo provato a cercare, invano, il contenitore. Ora con molte più informazioni, il ritrovamento è veloce. Final degno di questo stupendo multi-cache con valori DT adeguati!
Ci sarebbe altro da vedere, ma purtroppo con l’event imminente decidiamo di concludere l’esplorazione dopo quasi due ore molto soddisfatti.
Il luogo è decisamente affascinante e pieno di storia. L’idea di entrare in un edificio abbandonato può evocare sensazioni di ansia e inquietudine, soprattutto se si pensa a tutte le memorie terribili che vi sono custodite. Tuttavia, in questo caso il fascino nell’esplorare di luoghi abbandonati praticamente spogli e tutto sommato ampi e ben illuminati non ha provocato cattive sensazioni provate in altre esplorazioni in luoghi bui, angusti e pericolosi.
Nel complesso l’esplorazione non presenta grandi difficoltà o rischi elevati, ma è importante ricordare di essere sempre consapevoli del proprio benessere mentale e fisico, e di non mettersi inutilmente in pericolo durante la visita.
Buona fortuna ai prossimi che si vorranno cimentare e prudenza!
la Lab “Hřbitovní květiny / Cemetery Flowers” , che ci ha fatto fare tappa anche al cimitero di Vinohrady, dove è sepolto il primo presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Havel, e poi alla tomba di Franz Kafka al Nuovo Cimitero Ebraico.
la traditional GCGXPB, “the cemetery cache”: ebbene sì, una spiritosa traditional in un cimitero!
Mega event di Praga – L’evento
Questo evento non è insolito, a Praga: si svolge ogni anno dal 2006, e negli ultimi 8 anni la partecipazione è stata tale (più di 500 will attend) da farlo trasformare in un Mega Event. Quest’anno gli attended registrati sono più di 1000.
Ma di cosa si tratta, quindi?
Questo evento richiama un’antica tradizione ceca tipica del periodo natalizio. Alla vigilia di Natale la gente costruisce piccole barchette, di solito con gusci di noce. In ogni barchetta viene messa una piccola candela. Si accende la candelina e la barchetta viene messa in una grossa pentola,o comunque un grande contenitore pieno d’acqua. Il divertimento sta nel “prevedere il futuro”, in base a quanto lontano vanno le barchette, o al fatto se si uniscono o meno, e come lo fanno, e altre peculiarità.
I partecipanti di quest’evento sono chiamati a fare una cosa molto simile. Ognuno deve portare almeno una barchetta costruita, scendere lungo il canale Certovka, a due passi dal Ponte Carlo, e far scivolare le barchette lungo il canale.
L’appuntamento quest’anno era previsto per sabato 10 dicembre, tra le 17 e le 21 (GCA0BQM, “ADVENTNÍ GEOSKOŘÁPKY / ADVENT GEONUTSHELLS 2022”)
Dopo un’altra bella giornata di geocaching, passata anche a gironzolare tra le tantissime bancarelle natalizie con cibo, bevande e oggettistica, prima di dedicarci alle barchette ci ritroviamo col gruppo Lumbard per fare la Lab dedicata al Mega.
Quando siamo arrivati, poco dopo le 18, nel canale non c’era ancora nessuna barchetta. Abbiamo quindi deciso di dare il via.
Sembra tutto molto semplice, ma non è stato banale. La prima difficoltà stava nel non cadere in acqua: tra la parete e il canale c’era una passerella di legno non più larga di un metro. Non banale, poi, era accendere la candelina e farla arrivare accesa fino al pelo dell’acqua: bastava uno spiffero d’aria e via, nuovo tentativo! Altra difficoltà maggiore è stata mettere la barchetta in acqua senza che si bagnasse anche la candela: l’illuminazione era (giustamente) scarsa, e qui ho fallito con una piccola barchetta fatta con la buccia d’arancia essiccata, che ha viaggiato spenta nel canale. Ho fatto un altro tentativo con una barchetta fatta col guscio di una ghianda: è stata depositata sana e salva e, almeno finché ho potuto vedere, ha fatto un bel po’ di strada! Ringrazio gli AC_BC per avermi prestato le loro bellissime creazioni (le mie 4 barchette con guscio di noce, bruttine ma funzionali, sono state dimenticate in hotel…)
Mega event di Praga – Il viaggio di ritorno
Ma sì, spendiamo ancora due parole sul viaggio di ritorno!
Ormai la missione delle 6 nazioni in un giorno è stata fatta, non abbiamo un programma preciso. Il gruppo Piemonte e il gruppo Lumbard si organizzano ognuno per conto loro, almeno alla partenza. Non si parte tardi: noi partiamo poco dopo le 7, facciamo una pausa colazione dopo una manciata di minuti, prima di uscire realmente da Praga e quindi salutarla davvero.
Il viaggio prosegue senza colpi di scena fino a poco prima dell’ora di pranzo. Ci sentiamo via Whatsapp col gruppo Lumbard. Scopriamo di essere a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro, e si decide di andare a pranzare nei pressi di un altro cache che sembra molto promettente. Ci troviamo quindi a Leutkirch im Allgäu, in Germania, a pochi km dal confine austriaco. Un’ultima birra, un altro buon piatto di carne, tutti insieme! E quindi, terminato il pranzo, è già abbastanza tardi e si decide di correre dritti a questo cache: GC2W3GV, “TB + COIN RAKETE”, un originalissimo tb hotel di don eise.
E con questo cache ci salutiamo veramente, gruppo Piemonte e gruppo Lumbard si salutano ufficialmente.
Il viaggio sarà ancora abbastanza lungo. Arriveremo a Biella poco prima delle 21, quindi io arriverò a casa poco dopo le 23, e per fortuna riesco a ricordarmi di impostare la sveglia per il lavoro del giorno dopo!
Che bella avventura ragazzi… qui si ha già voglia di organizzare altri viaggi on the road!