Tantissimi auguri dal team Ciapacache – Geocaching Piemonte con questo articolo di pernice89 sul Mega di Praga! Diviso in due parti per accompagnarvi a Natale e Santo Stefano!
Mega event di Praga – Il viaggio di andata
Tutto viene più o meno deciso tra un evento dell’ossobuco a fine ottobre e un altro del Tapulon a metà novembre. Partenza prevista per giovedì 8 dicembre e ritorno domenica 11 dicembre, tutto on the road.
Il team iniziale era composto da me, varaless, Tetra68 e Wonder67, e l’auto designata per il viaggio era la sua. Ma alla fine partiremo con una formazione diversa: gbosio infatti ha preso il posto di Tetra68, che ha dovuto darci disdetta tre settimane prima. Anche Wonder67 purtroppo il giorno prima ha dovuto disdire… ma noi sopravvissuti ci siamo prontamente organizzati!
Ma questo è solo il gruppo Piemonte: a Praga ci aspettano già Krilg89, _SUNNIE e gli AC_BC (il “gruppo Lumbard”), partiti in una sola macchinata un giorno prima di noi.
E quindi…
Eccoci a giovedì 8 dicembre, sono le 2:30. Di notte, ovviamente. Ecco che suona la sveglia! Tempo di riprendersi, cambiarsi con calma, verificare ancora una volta il percorso con Google Maps… e si parte!
La prima tappa è vicino a Torino. Si va a recuperare gbosio!
Su un’ora di autostrada, circa 50 minuti saranno immersi nella nebbia. Ma tutto è bene quel che finisce bene, quindi carico gbosio in auto e via, verso Biella, più precisamente verso l’ormai noto parcheggio di fronte a Globo, dove si recupera anche varaless.
Sono quindi le 5:45, e comincia ufficialmente il nostro viaggio on the road! Sarà la mia Fiesta bianca a portarci tutti attraverso quest’avventura.
Oggi abbiamo un’importante missione: siglare ritrovamenti in 6 nazioni differenti (Italia, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania e Repubblica Ceca).
🇮🇹 Italia, ore 6:27: GC9KXR0, “Ruderi della Chiesa di San Pietro”, traditional del nostro amico Tetra68, a Romagnano Sesia.
Dopo altri pochi minuti di strada si fa colazione al primo autogrill, e poi via, si riprende la strada!
🇨🇭 Svizzera, ore 7:57: GC3X1JD, “Accessible Cache”, traditional di GPenguinS, in un’area di sosta nei pressi di Muzzano. Cache molto simpatico che consiglio!
Un’ora dopo, sempre in territorio svizzero, arriviamo a fare uno dei cache più memorabili della mia esperienza da geocacher: GC7GQCV, “Bulli on the Road”, traditional di vwbulli, in una falegnameria nei pressi di Maienfeld. Una chicca da non perdere assolutamente! Non è solo un cache… è un gioco! Non spoilero altro perché merita di essere vissuto. Abbiamo preso parecchio freddo, ma il divertimento è assicurato!
🇱🇮 Liechtenstein, ore 11:00: GC5N7H7, “Alte Rheinbrücke Vaduz-Sevelen”, traditional di Astvaldur, a Vaduz, letteralmente a due passi dalla Svizzera
Dopo 10 minuti, sempre nel Liechtenstein, arriviamo a quest’altro spettacolare cache che consiglio vivamente: GC9ZD1Y, “Harry Potter TB-Schloss”, traditional di TiLuB, a Ruggell. Giusto una piccola anteprima…
🇦🇹 Austria, ore 12:13: GC6Q7GD, “Fahrradrunde Do-Gaißau 1”, traditional, di tanne2, nei pressi di Dornbirn
Data l’ora ne approfittiamo per una dovuta pausa pranzo… al Burger King! Si fa quel che si può 😄.
Ripartiamo un’ora dopo. Mancano circa 6 ore di viaggio all’arrivo.
🇩🇪 Germania, ore 14:21: GC1NR4B, “A96 Parkplatz mit Quelle”, traditional di manuel_willi, in un’area di sosta nei pressi di Kammlach
Dall’altra parte di questa grande area di sosta c’è un altro cache, decisamente più interessante del vicino, che merita una visita: GC8MDT1, “Multiple-Bottle-Cap-Cache”, traditional di ludus.
🇨🇿 Repubblica Ceca, ore 18:33: GC2MAEX, “Dalnice D5 – Exit22 (Kraluv Dvur)”, traditional di snorchl, in un’area di sosta nei pressi di Králův Dvůr
Quindi, 19:35, eccoci arrivati a Praga! Stanchi, ma molto soddisfatti!
Alla scoperta della zona di Oropa e Biella con una nuova geocacher, zoraroxx87 Il geocaching non è solo trekking e risoluzione di enigmi, ma anche un bellissimo modo per conoscere nuove persone ed esplorare località magari a due passi da casa ma a noi sconosciute!
“Se solo un paio di mesi fa, qualcuno mi avesse detto che avrei trascorso una domenica sera in un ospedale abbandonato, in compagnia di tre ragazzi appena conosciuti intenti a cercare un contenitore nascosto al suo interno, sicuramente non ci avrei creduto, ma un paio di mesi fa non conoscevo il Geocaching e la sua community, ma questa è un’altra storia.
Quindi andiamo con ordine:
Grazie al Forum mi metto d’accordo con NebuJunior88, IlViscido81 e pi3zz per trascorrere l’ultima domenica di Novembre insieme per cercare delle cache tra Biella e Oropa.
Ci troviamo tutti la mattina al parcheggio del centro commerciale di Biella e facciamo conoscenza, il tempo di un rapido caffè e subito ci dirigiamo verso la prima Mystery ηλεκτρον GC7E8QX proprio all’interno del parcheggio, ci impieghiamo poco tempo ed anche il sole è dalla nostra parte; nonostante sia novembre, infatti, la temperatura è mite ed è più che un Park and Grab; decidiamo di lasciare quindi le auto per tutta la mattinata e proseguire a piedi la caccia.
Lungo la strada provinciale troviamo tre cache traditional, in particolare come punti di interesse vorrei ricordare quella chiamata Un Nuraghe a Biella GC695T3 per il posto suggestivo.
Ritornando verso la direzione del centro città, iniziamo ad imbatterci nelle prime fabbriche tessili abbandonate, caratteristiche della zona e testimoni di un tempo che non c’è più: proprio in una di queste fabbriche fatiscenti troviamo una Mystery Sul filo di Lana GC7KBJ1, che ci porterà ad osservarne un’altra non troppo distante.
Biella infatti, come diverse altre città della zona, è un vero e proprio paradiso per colossali esplorazioni urbex, per gli amanti del genere.
Le entrate sono tutte sbarrate, anche se la più “comoda” rimane quella indicata dalle coordinate della cache ma è l’ora di pranzo e c’è troppa gente per strada ed affacciata ai balconi limitrofi, potrebbero vederci, così rimandiamo a dopo il crepuscolo. Non ci facciamo scoraggiare e poco dopo troviamo la cache Le cascate di via Cernaia GC6E53M, anche questo luogo molto particolare.
Spinti un po’ dalla fame un po’ da una cache Wherigo, raggiungiamo il meraviglioso centro città, dove l’aiuto spoiler più divertente è arrivato da una signora carinissima che stava passeggiando con l’anziana madre: sentendoci discutere su chi potesse essere il personaggio rappresentato dalla statua della piazza più grande, si è “intromessa” nei nostri discorsi, con la fierezza tipica di chi ama la propria città finendo per essere di grande aiuto, nel risolvere uno degli enigmi.
Andiamo alle coordinate della soluzione e poi piccola pausa dal Kebabbaro che serve le mozzarelline fritte più ustionanti dell’universo, ma in ogni caso raccogliamo le forze per ritornare a passo svelto verso il centro commerciale e recuperare le auto, i navigatori ci fanno seguire due strade diverse per raggiungere la salita di Oropa, ma ci incontriamo per strada in uno spiazzo, dove parcheggiamo e ci inoltriamo nel bosco per scoprire la cache di Oropa Bagni (lost place) GC9H770 sul sentiero troviamo vari strani cartelli di avviso come “divieto di accesso” e simili, reti arancioni stile cantiere che sbarrano la strada e tutti gli altri avvertimenti che un posto abbandonato (e con la fama di essere teatro di messe nere) merita di avere.
La struttura si presenta allo stesso tempo affascinante per la sua splendida architettura ed inquietante, soprattutto per la storia delle messe nere che la accompagna, è abbandonata definitivamente dal 1980 ma la natura con gli agenti atmosferici e l’umidità tipica dei boschi non hanno avuto pietà contro i mattoni e sembra infatti abbandonata da molto più tempo.
Recuperata la cache, facciamo una breve esplorazione intorno e poi ci dirigiamo verso il Santuario di Oropa come da programma.
Al di là del Geocaching questo luogo mistico ha sempre un suo fascino e vale la pena visitarlo anche con occhi da babbani almeno una volta nella vita, ma noi siamo lì anche per altro,
e subito ci dirigiamo a scoprire una cache tradizionale GC1601Q abbastanza antica (2007) molto ben conservata e con Logbook originale, la omaggiamo con un piccolo Minion (contenitori permettendo li stiamo disseminando da tutta la giornata) e ci prepariamo ad espiare i nostri peccati culinari, intraprendendo la salita del Sacro Monte di Oropa, per una Adventure Lab degna degli allenamenti di Rocky in Rocky IV, per fortuna non c’era la neve. Le cappelle del Sacro Monte sono molto ben curate, unica nota negativa, purtroppo non sono illuminate all’interno, e con la poca luce invernale naturale si intravedono malamente le statuette ed è necessario illuminarle con i telefoni.
Alla culmine della salita, ci incamminiamo poi verso la Basilica Superiore, spesso quando si fa visita a questo luogo si può dire di essere “tra le nuvole” perchè accade anche di rimanere avvolti nelle nubi, effetto castello di Conte Dracula, è molto suggestivo, in questo caso però, non c’erano moltissime nuvole ma nulla toglie all’emozione di vedere la Basilica per la prima volta a chi non l’ha mai visitata prima.
Nell’enorme piazzale potete trovare diversi tipi di cache: Virtual, Mystery, Earthcache, Traditional e Wherigo, ce n’è per tutti i gusti a seconda del vostro tempo a disposizione.
Noi ne affrontiamo due poi decidiamo di tornare a Biella visto che ormai è buio, per tentare di entrare all’Ex ospedale.
Con il buio della notte è più facile avvistare l’arrivo di babbani motorizzati mentre l’afflusso di babbani pedoni lungo la strada che costeggia l’entrata, si è notevolmente ridotto, quindi in poco tempo riusciamo ad entrare inosservati tutti e quattro. Personalmente è la prima esplorazione notturna in un ospedale e devo dire che da subito ho subito il fascino del luogo, orientarsi al buio non è semplice e spesso ci troviamo a dover scavalcare ostacoli lungo i corridoi, frutto delle azioni vandaliche di qualcuno passato prima di noi.
Le foto spoiler del luogo prevedono singolari oggetti riconoscibili come protesi di gambe e altro ma con il tempo molto è andato perso e spesso troviamo invece macchinari rotti, provette e medicinali.
Tornano di grande aiuto per l’orientamento i progetti di piani di evacuazione ancora appesi ai muri, ma in ogni caso dopo qualche giro a vuoto tra un “come si esce da questo posto??” e un “Quello che ha disegnato questa mappa era ubriaco” finiamo anche nei sotterranei, dove ci dobbiamo abbassare per proseguire poiché sulla nostra testa passano chilometri di condutture e cavi.
Era necessario passare dai sotterranei? No. L’abbiamo fatto ugualmente? Certo che sì.
Senza troppo proseguire con gli spoiler, per chi volesse intraprendere la nostra stessa avventura, vi posso dire che troviamo finalmente la famosa cache ed esultiamo.
Complice la notte, complice l’adrenalina ed il posto, questa sarà un’esperienza che difficilmente scorderò.
Ci prepariamo ad uscire, sempre con la massima attenzione nel cercare di non essere visti o sentiti, a proposito, non fate come me, se mai vi capiterà, guardate sempre dove mettete i piedi sulle scale antincendio, perchè se accidentalmente doveste calpestare, come ho fatto io, un pezzo di ferro lasciato d’intralcio da qualche vandalo e farlo cadere per tutta la tromba delle scale, il casino è assicurato come il brivido di venire scoperti!!!
La giornata ormai è conclusa, è ora di cena ed ognuno deve tornare alla propria vita, ci salutiamo fuori dall’ospedale con la promessa di organizzare altre cacce ed esplorazioni.
Quindi a presto, stay tuned.
Ringrazio NebuJunior88, IlViscido81 e pi3zz per la bellissima giornata trascorsa insieme.
I Geo Summer Games (spesso abbreviati in GSG) sono una competizione basata sulle statistiche di Geocaching. L’organizzatore dei GSG è albi.fc , geocacher amante delle statistiche e profondo conoscitore del sito project-gc.com. La prima edizione è stata nel 2016.
Il regolamento dei GSG è cambiato ad ogni edizione, potete trovare tutti i regolamenti e tutte le classifiche nel blog geosummergames.wordpress.com. Nelle prime due edizioni la competizione era sostanzialmente limitata alla Lombardia (regione di albi.fc), col tempo e con l’ampliarsi della partecipazione, i regolamenti delle successive edizioni hanno consentito la partecipazione di geocacher indipendentemente dalla provenienza.
Normalmente l’iscrizione ai GSG avviene nascondendo un cache. Questi cache sono caratterizzato dal tag [GSG] nel titolo e nel listing c’è un banner e un testo che descrive e promuove i GSG. Nelle cinque edizioni che si sono succedute finora i GSG hanno contribuito a far nascondere 933 cache che rappresentano circa il 1% dei cache italiani. Trovate l’elenco completo nella lista “Geo Summer Games”.
La quinta e ultima “leggendaria” edizione si è svolta tra il primo marzo e il 31 ottobre 2022, un periodo molto più ampio del consueto. Lo stesso organizzatore ha definito questa edizione ultima e leggendaria, pare sarà davvero l’ultima e il regolamento è stato davvero “leggendario”. La competizione era infatti basata su ben dodici categorie, ce n’era per tutti i gusti (più uno).
In alcune categorie, ci sono state “battaglie” davvero epiche tra geocacher per la conquista del primo posto.
La premiazione dei giochi dell’ultima edizione si è svolta durante l’evento “Geo Summer Games 2016-2022. Game over!” a Dubino, nella magnifica cornice della Valtellina e del lago di Como, e l’ottima organizzazione di albi.fc e albi_cocca che hanno prenotato un intero bar. Hanno partecipato all’evento una quarantina di geocacher. La partecipazione piemontese sia ai giochi che all’evento conclusivo è stata piuttosto numerosa.
La premiazione ha avuto il giusto tono di ufficialità e pathos per le molte categorie con l’esito incerto, ma non è mancata la goliardia, il divertimento e la simpatia.
Sul blog dei GSG si possono trovare tutte le classifiche. Per il Piemonte, la punta di diamante è stata IlViscido81 che si è fatto valere vincendo in due categorie, la #1 “Ain’t no mountain high enough” e la #9 “The hiker” e conquistando anche il secondo posto della classifica generale .
Da segnalare il podio tutto piemontese della categoria #10 “Water, sweet water” con _PuffiN_ al primo posto, seguiti da Wonder67 e IlViscido81.
Ma alla fine ciò che conta e che resta in tutti coloro che hanno partecipato è come sempre l’amicizia e la condivisione di un hobby straordinario come il Geocaching.
Già da qualche settimana si chiacchierava di una domenica di caccia insieme… dopo svariate discussioni Luca_michela, Perlachan, sTTe, Eli297, NebuJunior88, Jeeza83 e GiuliaChica si ritrovano finalmente domenica 30 ottobre. L’inusuale bel tempo di fine ottobre ha accompagnato il Tim Zucca per andare alla scoperta del regno di FlaMar1, inframezzato da qualche cache di Federico1733 e una bella multi di Virus 1975; per chi volesse fare una bella giornata di gioco a due passi di Torino, La Loggia e Carignano rappresentano una fonte di cache belle e spesso inaspettate!
LA LOGGIA – PIAZZA CAVOUR: Parte da qui l’avventura del Tim Zucca, i 7 prodi, in attesa dell’arrivo dell’8 nel pomeriggio, partono già alla grande facendosi notare praticamente da tutti gli anziani del luogo ma gironzolando (ripeto, in SETTE) con grande dissimulo… alla fine, nonostante la cecità imperante, la piccola cache viene trovata!
La Loggia chiesa parrocchiale e castello Galli: Troviamo qui una bella chiesa tipicamente barocca piemontese e il castello… ma essendo domenica mattina niente visita poichè c’era messa e nel castello vi era un matrimonio, quindi ci limitiamo ad ammirarlo da fuori.
La Loggia Softball: Il Tim Zucca prosegue nell’esplorazione de La Loggia, che nasconde piccoli tesori inaspettati come il campo da softball. La squadra del posto, nonostante in Italia gli sport minori siano poco praticati e seguiti, ha una storia gloriosa e la scopriamo anche grazie a questa cache. Il bello del geocaching è anche questo, vedere angoli di città che mai avresti pensato di andare a cercare e scoprire nuove realtà!
La Loggia – Villa Bistolfi: Gira e rigira, abbiamo capito che il senso dell’orientamento non è il forte del Tim Zucca. Approfittiamo quindi di questa cache anche per una breve sosta defaticante e quattro chiacchiere tra amici.
Viale Villa Carpeneto: Il Tim Zucca si concede una meritata pausa al ristorante cinese, votato all’unanimità dal gruppo. Ma anche qui il geocaching chiama e cerchiamo, proprio a fianco, questa cache. La pigrizia, ma anche il fatto che l’ottavo membro ci aspettasse a Carignano, ci fa affrettare le ricerche e proseguire oltre.
La Loggia – Cappella Mater Amabilis: Prima di proseguire verso Carignano per incontrare l’ottavo nano, ehm, componente del Tim, ci fermiamo per loggare questa cache. Perplessi dall’assenza della chiesa, ancora in costruzione, ma dalla storia particolare, troviamo comunque piuttosto facilmente la scatoletta.
Come eravamo: Dopo aver passato in lungo e in largo e in largo e in lungo La Loggia, ci fermiamo all’ultimo step di questa multi cache. Audacemente si sfidano cose mollicce che insidiano la cache e portiamo a compimento il nostro giro de La Loggia e ci portiamo verso Carignano.
Carignano – Torre del Po o torre civica: Il Tim Zucca recupera finalmente l’ottavo componente nei pressi di questa cache. Ma sarebbe stato troppo semplice cercarla subito, quindi ci facciamo tutto il giro della bella Carignano storica con la Lab e mentre ci avviamo a recuperare la bonus, ci accorgiamo che praticamente avevamo parcheggiato davanti alla cache… Senso dell’orientamento +1000 per tutti!
Una cache particolare merita menzione a parte, Carignano – Da filanda a municipio, in quanto quasi una “lost place” in centro città. Anche se non visitabile, merita leggere la storia di questa storica industria.